Sono trent'anni che pratico l'arte di strada. E' una parte importante della mia vita artistica. Mi serve per sperimentare, per incontrare, per rimettere le cose a posto, per dare il giusto valore alla mia personalità di artista, per fare i conti con sentimenti come l'indifferenza, il distacco, l'apaticità, ma anche l'affetto spontaneo, la gioia, l'amore. L'arte di strada è un metro di giudizio dell'esistente che ogni artista dovrebbe conoscere e lo può conoscere solo praticandola. Dovrebbe essere resa obbligatoria. Inserita nei conservatori e nelle accademie. Nessun artista può imparare in teatro ciò che gli può insegnare la strada, è un piccolo pezzettino di formazione che solo in strada si può fare.
Oggi, durante il lockdown, mi viene impedito di praticare l'arte di strada e ... mi manca. Le dedico questa mia canzone.