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“Ho visto un Re!” Il Duo Nebbia e il Teatro Canzone di Jannacci

2020-06-22 22:19

Donatella Boccalari

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“Ho visto un Re!” Il Duo Nebbia e il Teatro Canzone di Jannacci

Giuseppe Boron e Maurizio Carrara, il Duo Nebbia, presentano uno spettacolo comico musicale ispirato al Teatro-canzone di Enzo Jannacci.

Ho visto un re!

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Giuseppe Boron (sassofonista e performer) e Maurizio Carrara (chitarrista e mimo) propongono  Ho visto un Re!, spettacolo arguto e brillante, adatto a tutte le età. Boron e Carrara accompagnano il pubblico in un divertente viaggio nel mondo del teatro musicale di Enzo Jannacci, ai tempi della collaborazione con Giorgio GaberDario FoPaolo ConteCochi e Renato

Boron e Carrara cantano molti dei più noti brani di Jannacci, recitano in gag create da loro, danno vita a un’ora di performance di qualità,  coinvolgente e divertente. 

Lo spettacolo porta in scena storie di uomini e di donne che si muovono nella dimensione del normale, trasudanti passione e sentimenti.​ Dentro una città mai banale, una città che nel suo grigiore, è sempre troppo: troppo frenetica, troppo crudele, troppo solidale, troppo accogliente, troppo triste, troppo allegra, troppo troppa.

Il Duo Nebbia  si ingegna e si impegna  per trasferire alle generazioni future,  e a chi ancora non lo conosce, il senso di Milano,  il suo spirito: la milanesità. Autentico modo di essere,  vero  patrimonio dell’umanità che - come tale - andrebbe tutelato.  Proprio come i due del Duo Nebbia. 

 

"Non siamo andati in ordine, né abbiamo rispettato alcuna cronologia, non siamo stati né ortodossi né tassonomici, siamo andati a caso, così come ci veniva, così come ci dettava il cuore, la pancia, lo stomaco, l’intestino, il fegato, quasi nulla il cervello" dicono di loro stessi Boron e Carrara.

"Ne sono scaturiti due personaggi che sono un po’ Cochi e Renato senza avere la pretesa di assurgere alle loro vette e senza essere uno Cochi e l’altro Renato, ma essendo ognuno un poco di uno e un poco dell’altro, ma soprattutto essendo milanesi, di quelli che stavano nelle case popolari degli anni Sessanta e son venuti su respirando nebbia e cultura operaia, Milan e Inter, Milano da bere, da mangiare, da ridere e da piangere. Perciò è capitato che ci sia dentro Vengo Anch’Io e Ho visto un Re, ma non L’Armando e Ragazzo Padre, che magari andranno nel prossimo. Che alle volte cantiamo, ma poi ci fermiamo e allora parliamo. Che qualche volta taciamo, ma poi riprendiamo e allora suoniamo e arrivati in fondo finiamo. Non sappiamo se, dopo aver letto questo scritto, avrete capito di che cosa si tratti, ma è difficile da spiegare, è più semplice venire a vedere, ascoltare, semmai, dopo, chiedere."  

 

Nello spettacolo si sorride e ci si abbandona ai ricordi,   con i brani che vanno da El portava i scarp del tennis a Messico e Nuvole,  passando per Andava a Rogoredo, Come porti i capelli bella bionda o  Quelli che

Il duo scava nella  quotidianità del nostro vivere e  scova  -  narrandole e cantandole  tra sensi e controsensi  - umoristiche  attitudini collettive e abitudini individuali, e  lavora su nuove gag  che,  anche per il loro carattere surreale, oltre a Jannacci sanno riportarci alla mente anche i Gufi , Cochi & Renato e i tempi d'oro del Teatro Canzone di Gaber.   

 

Lo show dura un'ora ed è adatto a tutti, grandi e piccini. Per questa estate 2020, ben si adatta a tutte le precauzioni  post Covid  perchè ben si presta a svolgersi all'aperto. Per il prossimo autunno/inverno, sarà anche possibile prenotarlo "su misura" delle proprie specifiche esigenze e addirittura  programmarlo per una visione online - condivisa con qualunque pubblico -   attraverso la piattaforma di servizi Swingonline

 

Per informazioni: 328 90 14 719